Spremere del buon succo dalla frutta era un lavoro difficile, non proprio pulito e anche poco considerato. “Gli uomini forti che potevano farlo bene non vedevano di buon occhio questo lavoro. Piuttosto preferivano sedere al bar con un bicchierino di grappa e una birra” ricorda Erich Rauch che all’epoca era direttore tecnico. Questo lavoro era diventato faticoso.
Nel 1965 la ditta svizzera Bucher presenta una moderna pressa idraulica per frutta. Si chiamava HP 5000, era dotata di un innovativo sistema di drenaggio con filtro e fu presentata a Zurigo presso la Zweifel, uno stabilimento di produzione di mosto. Ovviamente Eric Rauch non se la lasciò sfuggire.
Quando la vide, rimase entusiasta: dove prima quattro uomini dovevano lavorare sodo adesso un solo operaio da un piccolo pannello di comando controllava l’intero processo di spremitura. Un sistema veloce e pulito. E soprattutto, il succo spremuto con questa macchina era di ottima qualità. Il gruppo di giovani manager decise subito di fare questo investimento. Poche settimane dopo, a Rankweil fu prodotto il primo succo con una delle prime “presse Bucher” al mondo.
Il sistema idraulico delle moderne presse per succo realizzate dalla Bucher sostituì la forza dei muscoli. La Rauch fu una delle prime aziende che utilizzò queste macchine in tutto il mondo.